Penso sia mio dovere ringraziarvi per la partecipazione alla festa di Sant’Efisio e lo faccio con molto piacere. Da tempo accompagnare Sant’Efisio era un compito riservato ai confratelli già avanti in età, quest’anno tutta la Comunità Cristiana ha voluto pubblicamente testimoniare la sua fede in Gesù che Efisio ha testimoniato fino alla morte. Il mio grazie è rivolto in particolare ai genitori che sabato scorso hanno accompagnato i bambini. Sono stati catechisti silenziosi che hanno donato ai propri figli l’insegnamento più necessario nel nostro tempo: la testimonianza. Ringrazio, in modo particolare, gli adolescenti e i giovani della Comunità che lunedì hanno scortato il santo fino alla sua chiesetta a Su Loi. Abbiamo affidato alle nuove generazioni un messaggio da custodire e a loro volta tramandare. Le celebrazioni devono essere sempre occasione di riflessione personale e comunitaria, in modo particolare quando si celebrano i sacramenti in cui i protagonisti sono proprio i bambini e gli adolescenti. Quanto vi ho detto mi sembra un pensiero adatto a spiegare il Vangelo domenicale. Gesù sa che non basta immergersi nell’acqua del battesimo di Giovanni e continuare a vivere come se niente fosse successo. Chiede che la celebrazione abbia un seguito: LA CONVERSIONE. È il momento in cui ognuno di noi riscopre veramente la voglia di cambiare e in che cosa è necessario cambiare. Gesù ci chiede un atto di coraggio, di fiducia così come Lui ha fatto. Il momento in cui Gesù inizia la sua predicazione non è   facile, Giovanni è   stato appena ucciso, non ha dato spazio allo scoraggiamento. Non ha pensato che il male non può essere vinto come invece pensano molti di noi di fronte alle sfide che il male ci presenta nel nostro tempo. Abbiamo paura di testimoniare la nostra fede e spesso, con la scusa di rispettare altre credenze, uccidiamo le nostre tradizioni e le nostre celebrazioni. I fratelli di fede diversa vengono rispettati se VENGONO AMATI NELLA VERITA’. Sappiamo tutti quanto sia necessaria questa riflessione prima che l’Occidente si trasformi in un deserto religioso dove al posto di Dio poniamo la Scienza e il Progresso di cui ormai siamo diventati schiavi. Non ci rendiamo conto che adorare un idolo prima che essere un insulto a Dio è un insulto alla nostra intelligenza: adorare ciò che l’uomo stesso ha costruito! Ci spinge a farlo la presunzione che siamo i padroni del nostro futuro e possiamo realizzarlo da soli. Gesù conosce bene le potenzialità dell’essere umano, tanto che lo invita a realizzare il progetto della trasformazione del mondo, trasformando l’uomo. Coloro che chiama e accettano la sua chiamata sono uomini semplici, consci della loro fragilità ma, ripongono in Gesù fiducia e speranza. Capiranno che il mondo nuovo inizia con la loro conversione e si svilupperà con la loro testimonianza che trasmetteranno di generazione in generazione, così come abbiamo fatto noi celebrando la festa di Sant’Efisio.

Grazie ancora di cuore!

Come tutti sapete Sabato 21 riprenderanno gli incontri di catechesi con la partecipazione dei bambini e degli adolescenti alla celebrazione dell’Eucaristia. Tenendo conto della presenza ridotta ecco il nuovo organigramma:

15,30: S. Messa: 4° e 5° / Catechesi: 1° sala giochi /2° Alberti e sala scout/ 3° di Cinzia e M. Grazia nel Bonfiglioli.

16,30: S. Messa: 1°.2°.3°. Elementare/ Catechesi: 4° e 5° e Medie.

17,30: S. Messa: Medie / Catechesi: 3° El. (Laura)

18,30: Catechesi: i ragazzi della catechista Simona.

Ci vediamo e sentiamo domani, buona serata.

Messaggio catechistico del Parroco del 21.01.2023